Tisana di bambù

Proprietà: bambù e silicio

Non ci crederai, ma il bambù è uno stretto parente dell’erba del tuo giardino, infatti appartiene alla famiglia delle graminacee ed è particolarmente bravo ad assimilare i minerali.  E’ un’erba sempreverde ch econ le sue 1500 specie spazia dai bambù nani di 50-100cm sino ai bambù giganti di 20/25 metri di altezza ed un diametro di 8/15 cm. Ha la capacità di assorbire tutti i minerali a sua disposizione ed è in grado attraverso le sue “collaborazioni” batteriche e fungine di scambiare zuccheri e minerali come potassio e silice.

Il bambù ha la più alta concentrazione di silicio organico nel modo vegetale rispetto a qualsiasi altra pianta anche più dell’equiseto e dell’ortica. 
È ciò che consente al bambù di crescere così velocemente e forte e allo stesso tempo rimanere flessibile. 
 
Il bambù è una vera e propria miniera di silicio, una sostanza importantissima per la nostra salute, ma poco presente negli alimenti comuni e più spesso si trova sotto forma di silicio inorganico, caratteristica che ne rende difficile l’assorbimento. Il silicio promuove una corretta costituzione della pelle, delle ossa, dei legamenti e dei tendini, tuttavia l’organismo ne elimina circa 40 mg al giorno attraverso l’escrezione urinaria e la crescita di unghie e capelli. Ecco perché è fondamentale reintegrare tali perdite, senza contare che con l’avanzare dell’età la quantità di silicio eliminata aumenta (che alla nascita nel corpo umano è pari a 250 milligrammi) .
Il primo a scoprire le proprietà del silicio organico fu il geologo Loic Le Ribault mentre studiava alcuni quarzi. Lo studioso riuscì a raccoglierne i depositi grazie alla soluzione in acqua favorita dalla presenza di microrganismi. Così si rese conto che, a contatto con questa soluzione, la psoriasi alle mani che lo affliggeva era migliorata e quasi scomparsa.
Il silicio organico perciò favorisce la formazione del collagene e fortifica ossa e tessuti connettivi.
Ma le sue proprietà non si esauriscono qui: promuove la crescita dei capelli e la forza delle unghie, aiuta il corpo a eliminare l’alluminio, rafforza il sistema cardiovascolare.

Questo elemento tanto prezioso, infatti, previene l’invecchiamento cellulare, migliora l’elasticità dei vasi sanguigni, stimola il sistema immunitario attenuando gli stati infiammatori e favorisce l’attività dei linfonodi .

L’infuso di foglie di bambù contiene anche fibre solubili, vitamine e antiossidanti ed elementi idrosolubili e liposolubili che aiutano a regolare la glicemia e ad abbassare il colesterolo LDL.
Ecco una sintetica schematizzazione delle sostanze presenti nelle foglie di bambù .

L’importanza dell’acqua

La qualità dell’acqua è importante come la qualità delle tue spezie per l’infuso o per la tisana.
Il colore e l’aroma dipendono dal tipo di acqua utilizzata nella preparazione.
Valutando il risultato finale ottenuto, sarà chiaro che una buona acqua valorizza la qualità della tua tisana, così come un’acqua scadente può alterare l’infuso persino delle foglie migliori.
Si può usare acqua minerale o acqua di sorgente, l’importante è che sia pura, incolore, inodore, leggermente acida (con un PH inferiore a 7), dolce (la dolcezza o la durezza dell’acqua viene espressa in gradi francesi F. In questo caso, per essere un’acqua dolce non deve superare il limite di 8° F) e minimamente mineralizzata (con il residuo fisso < 50 mg/l).
Non tutte le acque sono uguali! La prossima volta che ti prepari una tisana, prova a farci attenzione. Ad esempio l’acqua distillata potrebbe rendere il tuo infuso piatto e insapore.

La temperatura ideale dell’acqua

La temperatura ideale dell’acque per le tue infusioni dovrebbe essere intorno ai 95-96°C. L’utilizzo di un bollitore con il controllo della temperatura vi permetterà di estrarre il meglio dal vostro infuso prefe­rito. Salvo per motivi igienici, l’acqua non dovrebbe mai bollire. Durante l’ebollizione l’acqua perde l’ossigeno contenuto e questo gioca un ruolo fondamentale nel passaggio dei composti aromatici allo stato gassoso e dun­que alla loro percezione a livello olfattivo. Inoltre i minerali contenuti nell’acqua, dopo l’ebollizione, hanno la tendenza a formare una pellicola sulla superficie che reagisce male con le spezie.
Il controllo della temperatura aiuta a non commettere errori e a mantenere nell’infuso il giusto equilibrio tra tannini, aminoacidi, minerali e composti aromatici. Una temperatura troppo alta rischia di “bruciare” la tisana, distruggendo gli aminoacidi e i composti aromatici.
Una temperatura troppo bassa, invece, impedisce ad alcuni spezie di “sbocciare” e di farsi assaporare. Anche in questo caso la tisana non sarà equilibrata. Queste temperature ti consentono di preparare una tisana o un infuso senza alterare o rovinare le proprietà nutraceutiche delle spezie e del bambù e ti garantiscono un sapore corretto e non adulterato.

Recipienti e contenitori: suggerimenti

Quando si prepara una tisana si consiglia di utilizzare recipienti a chiusura ermetica tali da non consentire l’uscita del liquido in ebollizione oppure recipiente di forma allungata alti con un coperchio di giuste dimensioni che limiti la perdita dei sostanze volatili e di vapore. Adattissimi allo scopo sono i recipienti fatti di materiale non poroso, cattivo conduttore di calore, resistente agli sbalzi di temperatura ed inattaccabile dalle sostanze estraibili. I recipienti più rispondenti a questi requisiti sono quelli in porcellana, vetro o terracotta, ma vanno bene anche quelli in acciaio smaltato o acciaio inossidabile. Sconsigliati i recipienti in alluminio e senz’altro esclusi quelli in ferro, rame (stagnato o meno), plastica o plastificati.

Conservazione di una tisana

È bene rammentare che le tisane sono preparazioni fatte sul momento prive di conservanti, quindi vanno consumate subito dopo la preparazione. Sconsigliato per esempio prepararle al mattino e berle alla sera senza pensare ad una corretta conservazione. Tuttalpiù si possono tenere in frigorifero per 12-24 ore a 4°C. Vietato riscaldare la tisana!

Conservazione del bambù ( e della miscela)

Il bambù e Ia miscela per tisana sono nemici della luce, dell’umidità e degli odori. Per preservare la freschezza e gli aromi di una miscela per tisana o per un infuso di qualità bisogna rispettare alcune semplici regole di conserva­zione. Prima di tutto, mai conservarle in un contenitore di vetro o trasparente e soprattutto alla luce.
Una miscela per tisana di qualità conservata in modo sbagliato perde le sue caratteristiche organolettiche. Bisogna sempre scegliere dei contenitori ermetici e opachi.
Le foglie di bambù ( o delle spezie) sono molto porose ed assorbono l’umidità e gli odori dell’ambiente. I contenitori devono essere riposti in ambienti freschi, aerati e lontano da spezie, caffè, formaggi o altri alimenti con odori forti.

Quanto bambù utilizzare: dosi e quantità

Molte persone ci chiedono quale sia la quantità di bambù da utilizzare per ottenere un buon infuso e per ottenere una corretta degustazione. Purtroppo si tratta di un parametro molto soggettivo: alcuni potrebbero usarne di più mentre altri di meno.
Possiamo però darvi un suggerimento. Normalmente per una tazza da te ( circa 200ml), una bustina dovrebbe essere sufficiente, ma se preferisci un gusto più intenso puoi metterne due.
Se usi invece una tisana “sciolta” o direttamente le foglie sfuse, ti suggeriamo di usare da 1 a 2 cucchiaini da te per tazza ( circa 200ml). Anche in questo caso, puoi abbondare raddoppiando le dosi per raggiungere un sapore più intenso.

Avvertenze

L’infuso di bambù o le tisane a base di bambù come tutte le spezie benché ottime a soddisfare i nostri gusti ed esigenze funzionali, debbono essere utilizzate con qualche piccola avvertenza.

Per le donne in stato di gravidanza o in fase di allattamento , non ci sono informazioni sufficienti per suggerirne l’utilizzo sebbene da secoli venga utilizzato nella medicina cinese ed ayurvedica.
Ci sentiamo pertanto più tranquilli a sconsigliartene l’utilizzo fino alla fine dell’allattamento.

Sconsigliamo inoltre l’utilizzo del bambù in infusi o tisane alle persone che hanno disturbi o disfunzioni della tiroide o patologie correlate. L’uso prolungato del tè di bambù per questi soggetti potrebbe peggiorare le loro condizioni.
In generale meglio evitarli del tutto in caso di allergia o ipersensibilità accertata.

Ovviamente in caso di dubbi o perplessità sull’utilizzo si suggerisce sempre di fare rifermento al vostro medico di fiducia.

L’INFUSO DI BAMBÙ CONTIENE CAFFEINA O TANNINI?

L’infuso di bambù, proprio come molte altre infusi, non contiene caffeina. Questo dovrebbe renderlo ideale per l’utilizzo in qualsiasi momento della giornata. In particolare non contiene tannini ed è adatto a tutti anche ai bambini.

L’INFUSO DI BAMBÙ CONTIENE ZUCCHERO?

L’infuso di bambù ha un gusto particolare delicato ed erbaceo e non contiene zuccheri. Se preferisci però, puoi aggiungere alla tua preparazione del miele o dolcificante, ma sappi che potresti adulterare il vero sapore del bambù.

QUANTE CALORIE CI SONO NEL’INFUSO DI BAMBÙ?

L’infuso di bambù non ha praticamente calorie, o meglio non abbastanza per essere conteggiate. Può essere tranquillamente usato in qualsiasi dieta ipocalorica.

L’INFUSO DI BAMBÙ È CHETOGENICO?

Sì, non ti preoccupare, l’infuso di bambù non contiene carboidrati.

QUANTO TÈ DI BAMBÙ POSSO ASSUMERE AL GIORNO?

Non esiste un quantitativo massimo di assunzione giornaliere. Bere due o tre tazze al giorno dovrebbe essere sufficiente per la maggior parte delle persone sia per i piacere personale che per la cura e il benessere delle tue unghie e capelli. Come al solito non esageriamo.